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Elon Musk è un noto e controverso imprenditore nel campo della tecnologia. È nato in Sudafrica nel 1971 ed è il fondatore o co-fondatore di aziende famose come Tesla Motors, SpaceX, The Boring Company e dal 2016 finanzia un’azienda chiamata Neuralink Corporation

Dopo svariati anni di lavoro e di investimenti il gruppo Neuralink ha finalmente ultimato la sua interfaccia neurale ed è pronto a inserirla nei primi pazienti.

Ma partiamo dall’inizio e scopriamo di cosa si tratta

 

LE INTERFACCE NEURALI: cosa sono?

Le interfacce neurali, anche conosciute come interfacce cervello-computer (BCI, dall’inglese Brain-Computer Interface), consentono la comunicazione diretta tra il cervello umano e un dispositivo esterno, come un computer. 

Questa connessione avviene tramite la registrazione delle attività cerebrali, come onde cerebrali o segnali neurali, e la loro interpretazione da parte di un sistema informatico. 

Esistono diverse modalità di registrazione di queste attività, come l’elettroencefalogramma (EEG), l’elettrocorticografia (ECoG) e l’impianto diretto di elettrodi nel cervello.

In particolare il progetto di Neuralink legge le onde cerebrali tramite 1024 elettrodi distribuiti su 64 fili connessi direttamente al cervello. Questi si occupano di ricevere le attività neurali e di trasmetterle a dei chip connessi all’applicazione di Neuralink.

 

Cosa possono fare?

 

Le interfacce neurali possono essere utilizzate per diversi scopi, tra cui il controllo di dispositivi tecnologici, la riabilitazione di pazienti con disabilità motorie, la ricerca scientifica e l’esplorazione delle potenzialità di miglioramento cognitivo.

In questo video, fornito direttamente da Neuralink, si vede una delle funzionalità del chip: il soggetto, un macaco di 9 anni già addestrato a utilizzare un joystick per il pc, tramite il chip di Neuralink riesce a comandare il cursore con il pensiero.

Sembra che si stia arrivando a una sorta di “telecinesi informatica” con cui potremo controllare i dispositivi attorno a noi semplicemente pensandoci, quasi come nel film di WALL-E

 

COSA OTTIENE NEURALINK?

Se impiantasse con successo il chip, Neuralink otterrebbe una quantità esorbitante di dati riguardanti i movimenti dei soggetti. 

Non so se si può definire “Leggere la mente”, ma di sicuro il mercato avrà a disposizione nuovi dati su cui basare le proprie offerte.

Inoltre la distribuzione di questo prodotto si espanderà e  trarrà sempre più guadagno all’azienda e a Musk. 

Al momento i clienti pagano 40000 $ per un impianto che ne costa 10000$. 

Questo serve a calmierare gli investimenti che l’azienda ha ricevuto per portare avanti il progetto. Si prevede però che i prezzi calino abbastanza da permettere a 22000 persone di ricevere l’impianto entro il 2030.

 

Future opportunità. Irrealizzabili?

Elon Musk promette da tempo di riuscire a connettere la potenza di una IA al cervello, in modo da rendere interconnesse queste intelligenze, trasformando la realtà quasi come nel film Matrix.

Fantascienza.

Molti scienziati sostengono che se fosse possibile richiederebbe molti anni e un costo proibitivo.

Vi è in ogni caso un problema morale: l’IA, come un qualsiasi strumento, posta nelle mani sbagliate può essere distruttiva.

Poniamo il caso che solo alcuni abbiano accesso a questo upgrade cerebrale. Questi individui diventerebbero esseri umani di “prima classe” e avrebbero conoscenze in qualsiasi ambito e possibilità di creare discorsi complessi senza il minimo sforzo.

Come potrebbe essere considerato etico tutto ciò? 

Mi domando se si verrebbe a creare una nuova specie di uomini cyborg che porterà alla scomparsa dell’homo sapiens. Questa prospettiva attira e spaventa, potrebbe tanto innestare una nuova marcia nell’evoluzione umana quanto esaspera diseguaglianze, che a questo punto sarebbero biologiche.