Se vi chiedessi il piatto più italiano di tutti, cosa rispondereste?
Naturalmente la pizza, il piatto tipico della nostra tradizione… e se vi dicessi invece che questo piatto è più americano che italiano, come reagireste?
Se ci pensate, la pizza è un composto di pane, pomodoro e mozzarella, ingredienti molto poveri e facili da trovare in tutto il Mediterraneo.
In Italia, un tempo, era considerata un piatto da “street food”, perché si mangiava camminando e non seduti ad un tavolo. Per di più è sempre stata considerata un piatto povero, particolarmente diffusa tra le classi popolari.
Nell’ottica della grande emigrazione verso il nuovo mondo, la pizza “sbarca” in America a fine XIX secolo: Gennaro Lombardi ricevette la prima licenza per vendere il gustoso prodotto nel 1905; egli aprì la sua pizzeria a Spring Street, New York, nel 1905.
Infatti in America si strutturarono dei ristoranti veri e propri, in cui si prendeva posto, e con coltello e forchetta si assaporava la meravigliosa pizza.
Dunque, la pizzeria come la conosciamo oggi è nata sicuramente prima in America che in Italia.
Infatti, quando gli americani ci liberarono durante la Seconda Guerra Mondiale, si stupirono nel non vedere nessuna pizzeria, dato che i loro soldati erano abituati a mangiare nelle stesse pizzerie gestite da napoletani a Chicago e a New York.
In ogni caso, con il passare degli anni la pizza, un piatto molto semplice, si diffuse anche nelle terre più lontane, arricchendosi progressivamente di ingredienti e diventando sempre più gustosa e simbolica (*ad eccezione della Pizza con Ananas, un vero errore della Storia – intervento dell’editor).
Carlotta Rivera
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