Cosa hanno in comune l’assassinio di Kennedy, l’11 settembre e il COVID-19? Secondo molti, non sono solo eventi storici, ma il risultato di oscuri piani segreti. Ma cosa c’è di vero nelle teorie del complotto?
I complotti, per definizione, sono un piano segreto o una cospirazione tra due o più persone con lo scopo di ottenere un vantaggio ingiusto; i complottisti cercano di soddisfare il bisogno di ottenere risposte semplici a eventi complessi vedendo complotti laddove ci siano solo suggestioni. Scopri di più sulla definizione di complotto.
STORIA DEI COMPLOTTI
Le teorie del complotto hanno accompagnato la storia dell’umanità, emergendo soprattutto nei periodi di crisi e incertezze. Dai sospetti sulle società segrete del Medioevo alle teorie legate agli Illuminati nel XVIII secolo, molte narrazioni complottiste hanno trovato terreno fertile nelle epoche di trasformazione sociale. Guerre, rivoluzioni e cambiamenti tecnologici hanno spesso alimentato il timore di poteri nascosti capaci di manipolare gli eventi a proprio vantaggio. Leggi un approfondimento accademico sulle teorie del complotto.
Le teorie del complotto non riguardano però solo l’ambito politico, ma anche la scienza, la religione e perfino l’alchimia, un complesso di conoscenze pratiche, filosofiche ed esoteriche.
Quindi, in periodi di crisi o cambiamenti, le persone cercano risposte in teorie alternative, spesso legate a poteri nascosti.
I RETTILIANI
Una delle teorie più diffuse attualmente è quella dei rettiliani, una teoria complottista che sostiene che una razza di extraterrestri, descritti come rettili umanoidi, stia segretamente controllando il mondo.
Per i suoi sostenitori questi rettiliani avrebbero la capacità di assumere sembianze umane e si sarebbero infiltrati nelle posizioni di potere con l’intento di controllare le principali istituzioni globali e manipolare gli eventi mondiali a loro favore.
L’intento dei rettiliani sarebbe quello di instaurare un ordine mondiale, riducendo la popolazione e mantenendo il controllo attraverso il terrore, la manipolazione psicologica e la tecnologia avanzata. Alcuni credono che i rettiliani stiano addirittura cercando di creare una razza ibrida, mescolando il loro DNA con quello umano per migliorare le proprie abilità.
Questa teoria è stata promossa dallo scrittore britannico David Icke, che ha scritto numerosi libri sull’argomento, sostenendo che questi extraterrestri siano stati la vera causa di vari eventi storici e politici. Nonostante la scarsa presenza di prove concrete, questa teoria continua a diffondersi, soprattutto nelle nuove generazioni. Leggi un’analisi critica della teoria dei rettiliani.
Infatti, secondo un sondaggio del 2013, circa il 4% degli elettori registrati negli Stati Uniti dava credito a queste idee, corrispondendo a circa 12 milioni di persone (fonte).
In Italia, un’indagine condotta nel 2023 ha rilevato che il 18% degli intervistati crede che “i rettiliani siano tra noi, hanno le sembianze di alcuni esponenti politici e governano il mondo” (fonte).
Tuttavia, è importante notare che la diffusione di tali credenze varia significativamente tra le diverse popolazioni e che i dati disponibili potrebbero non riflettere accuratamente la situazione globale.
COME SI DIFFONDONO
Il principale canale di diffusione dei complotti è rappresentato dai social media, fondamentali tanto come canali di propagazione quanto come amplificatori di messaggi.
Con le innovazioni e lo sviluppo tecnologico, il loro impatto è diventato sempre più significativo, al punto da permettere una rapida circolazione delle informazioni, indipendentemente dalla loro veridicità.
Le piattaforme social come Facebook, Twitter, YouTube, Instagram e Reddit permettono a chiunque di condividere contenuti senza il filtro di una verifica giornalistica. Si generano, quindi, numerosi forum che permettono alle persone di interagire esclusivamente con contenuti che confermano le loro convinzioni, creando così quello che viene chiamato echo chamber (camere d’eco). Scopri di più sulle camere d’eco e il loro impatto sulla società.
Alcuni di questi gruppi sfruttano la popolarità di celebri influencer per sponsorizzare le proprie teorie: in questo modo, molti giovani vengono attirati dall’argomento e il complotto si diffonde nelle nuove generazioni rimanendo così in vita. Le teorie complottiste, infatti, fanno leva in particolare sulle emozioni: proprio i contenuti che suscitano sentimenti forti come rabbia, paura, felicità e sorpresa sono destinati a diventare virali.
L’IMPORTANZA DELLA CONSAPEVOLEZZA
L’atteggiamento complottista si nutre della percezione che il mondo sia dominato da forze oscure e, sebbene alcuni complotti possano avere una base di verità, molti altri sono costruiti su pregiudizi e disinformazione. Proprio per questo è importante sviluppare pensiero critico e saper distinguere fatti e teorie infondate dalla realtà.
In una società in cui le informazioni circolano rapidamente e senza filtri, è doveroso avere contezza dei meccanismi che alimentano la diffusione di complotti basati su paure, sospetti infondati e pregiudizi, e saper utilizzare con cautela strumenti complessi come i social media. Ecco alcune strategie per contrastare la disinformazione.
Solo sviluppando pensiero critico possiamo difenderci dalla manipolazione e costruire un futuro basato sulla verità.
Simone Manzi, III LES