Le dipendenze tra i giovani rappresentano una delle sfide più complesse e delicate della società contemporanea. In un’epoca segnata da rapidi cambiamenti sociali e un facile accesso a sostanze e tecnologie, molti adolescenti si trovano in situazioni di vulnerabilità che li espongono a comportamenti a rischio.
Le dipendenze che si possono manifestare durante l’adolescenza sono numerose e di diversa natura: dalle sostanze tossiche, come alcol e droga; alle dipendenze comportamentali come quelle dalla tecnologia e dai social network; fino alla dipendenza da gioco d’azzardo.
Le dipendenze sono particolarmente dannose per i giovani, perché, nella fascia di età che va dai 13 ai 25 anni, il cervello è ancora in formazione e sta ancora acquisendo le competenze cognitive ed affettive. In questa fase si formano e consolidano le strutture cerebrali che possono venire influenzate da vissuti negativi e da dipendenze.
Le dipendenze alterano lo sviluppo cerebrale dell’adolescente, compromettendo le sue future capacità di apprendimento, di relazione e di sviluppo emotivo. Le conseguenze fisiche e psichiche delle dipendenze sviluppatesi durante l’adolescenza possono rimanere permanenti, con ripercussioni severe anche nell’età adulta.
LA DIPENDENZA DALLA TECNOLOGIA
La dipendenza dalla tecnologia nei giovani è un fenomeno sempre più diffuso, caratterizzato dall’uso eccessivo e compulsivo di dispositivi digitali come smartphone, tablet, computer e piattaforme social. Le principali cause comprendono la ricerca di gratificazione immediata, la necessità di connessione sociale, la noia e la fuga da problemi emotivi o stress. Tra i rischi principali vi sono l’isolamento sociale, la riduzione del rendimento scolastico, disturbi del sonno, ansia, depressione e problemi di concentrazione. Un uso prolungato può anche interferire con lo sviluppo di abilità sociali e relazionali nella vita reale. È fondamentale promuovere un uso consapevole della tecnologia, incoraggiando attività offline e momenti di disconnessione, per prevenire gli effetti negativi di questa dipendenza.
Tecnologia e sonno
Il cervello, se trascorre otto ore davanti a un pc, o se usa 75 volte al giorno lo smartphone, assorbe informazioni e si sottopone a onde elettromagnetiche dannose. Poi ci sono internet, il gioco d’azzardo, i social network, la pornografia, i videogiochi… Chi non spegne mai il telefono vive in un continuo stato di allerta, una tensione che ostacola il sonno. Infatti, l’uso di dispositivi prima di dormire, come guardare video o scorrere i social media, mantiene attivo il cervello, rendendo più difficile rilassarsi e prepararsi al sonno.
Molti adolescenti rispondono a messaggi che arrivano nel cuore della notte, interrompendo un sonno che rischia di essere di scarsa qualità. A 18 anni, il 75% dei ragazzi dorme meno di 8 ore, mentre una fetta di essi non supera le 6 ore, danneggiando la propria crescita mentale.
LA DIPENDENZA DALL’ALCOL
La dipendenza dall’alcol nei giovani è sempre più diffusa, grazie anche alla maggior facilità con cui gli adolescenti hanno accesso all’acquisto di bevande alcoliche. I danni dell’alcol su un fisico così giovane sono numerosi: i giovani adolescenti non hanno del tutto sviluppato l’enzima alcol deidrogenasi (ADH), che processa e smaltisce la sostanza tossica attraverso il fegato; la mancanza di questo enzima porta ad una maggiore intossicazione del fegato, del sistema digestivo e del tubo digerente.
L’alcol è anche causa di un rallentamento nello sviluppo cerebrale, di danni irreversibili ai neuroni e delle alterazioni delle funzioni cognitive, della memoria e dell’apprendimento. I medici riscontrano nei giovani che fanno ampio uso di alcol problematiche nello studio, perdita di memoria a breve e lungo termine e disturbi del sonno.
Si nota come nel 2022 l’uso di alcol abbia interessato il 5% dei maschi e il 4,2% delle femmine della fascia di età 16-17 anni, e il 18,3% dei maschi e l’11% delle femmine nella fascia di età 18-24.
Come prevenire l’abuso
Oltre ad un lavoro psicologico che approfondisca la sfera emotiva dei giovani, è fondamentale una maggiore sensibilizzazione (sia riguardo ad alcol, droghe e altri comportamenti a rischio). Divieti e punizioni non sono le soluzioni più adatte; non favoriscono una comprensione effettiva da parte del giovane dei rischi e dei problemi dell’alcol. Risulta più efficace il dialogo e il confronto, non solo a casa ma anche a scuola, con insegnanti e operatori.
Il contributo della scuola nella prevenzione è fondamentale, migliorando il livello di informazione sanitaria dei ragazzi, istituendo giornate di sensibilizzazione con medici, educatori sanitari e operatori esperti nel settore delle dipendenze. Infine, è efficace informare sui possibili danni, dal deficit sulla memoria a quelli sulle capacità di ragionamento, oltre che ai rischi provenienti da intossicazione e coma etilico.
LA DIPENDENZA DALLA MARIJUANA
L’abuso di marijuana negli adolescenti può comportare una serie di gravi conseguenze, sia a breve che a lungo termine. Uno dei principali rischi di assumere la marijuana in giovane età è la compromissione dello sviluppo cerebrale: proprio come l’alcol, la droga interferisce negativamente con la struttura del cervello, causando danni irreversibili ai neuroni. Le connessioni neuronali, l’invio di messaggi al sistema nervoso, la memoria e la capacità di ragionamento possono essere severamente compromessi dall’abuso di marijuana. Comporta anche azioni impulsive, incapacità nel distinguere il bene e il male e difficoltà a prendere decisioni razionali.
L’abuso di marijuana è connesso alla manifestazione di stati mentali alterati e favorisce lo sviluppo di ansia, depressione e altri problemi legati alla salute mentale. Studi mostrano infatti alcune anomalie della materia bianca nei giovani consumatori di marijuana, con una riduzione del volume della materia bianca.
LA DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO
Il gioco d’azzardo è una dipendenza che si sta diffondendo sempre di più tra i giovani, anche a causa dell’utilizzo di internet sui numerosi device a disposizione. La ludopatia è una dipendenza che coinvolge numerosi ambiti della vita dell’adolescente, prendendo il sopravvento su tutte le attività quotidiane, dalla scuola allo sport, allontanandolo da familiari e amici.
Il giovane è più incline alle attrattive del gioco d’azzardo e questo può portare a numerose problematiche dal punto di vista emotivo e relazionale. Le prime difficoltà si manifestano nell’ambito scolastico: viene meno la concentrazione, l’attenzione e la capacità di apprendimento si riduce. Una diminuzione delle prestazioni scolastiche è anche causa di un ritardo nello sviluppo delle capacità cognitive dell’adolescente.
La ludopatia tende ad assorbire completamente la persona nel gioco, che si isola progressivamente dalle persone che la circondano, sia per nascondere il suo comportamento disfunzionale sia per avere più tempo per giocare. La mancata socialità, tanto importante nel periodo adolescenziale per imparare a confrontarsi con gli altri, può danneggiare la salute mentale, manifestandosi con una profonda tristezza, depressione e pensieri suicidari. Il gioco d’azzardo, associato ad internet, può portare a un aumento della dipendenza tecnologica, dovuta all’incessante utilizzo del telefono con la compulsività alla scommessa, portando la dipendenza a livelli sempre più alti di assuefazione e malattia.
Arianna Miseo, V Scientifico