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Torino è una delle più importanti città dello stivale, eppure, nonostante la sua ricchezza storica, è ancora da molti sottovalutata e poco conosciuta all’estero. La principale causa di ciò è la scarsa valorizzazione del proprio patrimonio culturale e naturalistico.

Perciò, in questo articolo volevo proporvi alcune idee per rendere Torino non solo più bella e più fruibile, e quindi più nota, ma anche più green. 

Sotto il profilo urbanistico, un mio primo pensiero va alla piazza del duomo, denominata Piazza San Giovanni, che purtroppo ha attualmente un grosso neo a rovinarne il fascino; si tratta del palazzo per gli uffici tecnici comunali, non a caso chiamato anche “Palazzaccio”. Ne proporrei dunque lo spostamento in altra sede da parte delle amministrazioni, così da aumentare la monumentalità della piazza stessa. Inoltre, in questo modo si creerebbe una prospettiva sulla Porta Palatina e sui magnifici edifici medievali, oggi purtroppo oscurati dalla bruttezza che gli si pone davanti.

Vorrei anche la trasformazione di corso Marconi in un’area pedonale, attrezzata con un nuovo arredo urbano e organizzata per dare un senso di continuità e collegamento tra il Castello del Valentino e la Chiesa di San Salvario, costruita nel ‘600 per volontà di Cristina di Francia e con sfondo sulle Alpi.

Per avere una città più green, è poi fondamentale favorire la diffusione dell’uso delle biciclette per i cittadini. Con questo obiettivo, insieme a quello di far scoprire posti ancora poco conosciuti, proporrei la realizzazione di una stazione e-bike sharing all’interno del Parco della Tesoriera, e di un’altra a fianco al castello di Lucento, ex residenza sabauda oggi in recupero; avvalendosi della ciclabile di Corso Montegrappa e della Pellerina, sarebbe così possibile collegare questi due luoghi storici.

Sempre pensando ad iniziative che migliorino la mobilità a beneficio dei torinesi e soprattutto dei giovani, vorrei che la metropolitana nel weekend fosse prolungata fino alle 3 di notte, come già succede in altre grandi città europee, e aggiungerei un bus che viaggia nelle ore notturne di sabato, come accade ad esempio a Bruxelles, per compiere il giro dei principali teatri, discoteche e luoghi di ritrovo sociale. 

Queste, alcuni più facili e altri più difficili, sono solo una minima parte delle tante modifiche che si potrebbero fare per migliorare la città di Torino e farla conoscere.

Non ci rimane che sperare e insistere.

Amedeo de Andreis

 

Amedeo Deandreis, studente della 5 Les, ama lo sport in particolare il calcio e lo pratica da diversi anni.
Ama anche l’arte, la storia ed è molto affascinato dall’astronomia. Il prossimo anno vorrebbe frequentare l’università di scienze politiche, perché è uno studio ampio che abbina bene le materie umanistiche con quelle scientifiche.