News dal mondo SAFA

Il 27 novembre scorso i liceali maturandi della SAFA erano in visita alla Camera dei Deputati quando, nell’aula di Montecitorio, gli animi degli onorevoli si sono infiammati e si è sfiorata la rissa durante una discussione sul meccanismo europeo di stabilità. Gli studenti presenti hanno assistito ai tafferugli e alla sospensione della seduta da parte del Presidente della Camera, Roberto Fico, il quale ha poi affidato ad un post su facebook la sua personale indignazione per l’accaduto: “Sono comportamenti che non possono appartenere alle istituzioni. Ad assistere a questo indecente spettacolo sono stati anche dei ragazzi delle scuole che erano in visita qui alla Camera”.

Ai Questori della Camera è stata in seguito affidata l’istruttoria sui disordini per provvedere alle opportune sanzioni del caso. Uno dei Questori in particolare, Francesco D’Uva, dopo aver tentato una visita a Torino la settimana successiva per incontrare gli studenti e scusarsi, mostrando loro la presenza e la vicinanza delle Istituzioni, ha voluto indirizzare una intensa lettera ai ragazzi del nostro liceo.

Condividiamo alcuni passi del suo messaggio perché crediamo nella forza delle istituzioni, nella serietà del lavoro che molti rappresentanti in Parlamento svolgono a servizio della democrazia e per la crescita civile del nostro paese. La scuola è sede di dialogo e di confronto per lo sviluppo dei valori di cui la nostra Costituzione è garante, è un laboratorio continuo di idee, un campo di formazione aperta e responsabile, insegna la libertà di pensiero e di parola nel rispetto delle regole di convivenza civile e per il bene comune.

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Cari ragazzi, 

mi dispiace molto non essere riuscito ad arrivare a Torino lo scorso 9 dicembre. […] Spero di poter recuperare il senso della mia iniziativa con questo messaggio, che si accompagna all’omaggio che ho voluto spedirvi: 35 regolamenti della Camera dei Deputati, tanti quanti eravate voi il giorno del brutto episodio a cui avete assistito. 

[…]

L’Aula parlamentare, come dice il nome stesso, è il luogo dove i conflitti provenienti dalla società si “trasformano” in scontri dialettici, è un luogo di “battaglie di idee” per poi giungere a una decisione finale e all’approvazione delle leggi, che incidono sulla vita concreta di tutti i cittadini.

 […] ci tengo ad informarvi che per i fatti a cui avete assistito, io stesso, in qualità di Questore della Camera dei Deputati, sono impegnato nel procedimento che ha ad oggetto l’adozione di provvedimenti sanzionatori per i responsabili dei disordini del 27 novembre scorso. Voglio così rassicurarvi sul fatto che atti del genere non passano, di certo, inosservati. 

Obiettivo della mia visita era quindi scusarmi ancora una volta con voi, mostrarvi la presenza e la vicinanza delle Istituzioni, anche quali riferimenti per il vostro percorso di studio. 

[…] Vorrei che queste mie parole vi permettano di cogliere il senso profondo dello svolgimento della vita democratica in Parlamento e di riconoscere i valori sui quali si deve basare il servizio reso dai parlamentari al Paese e ai cittadini. Parlo del rispetto del prossimo, anche se avversario, e dello spirito di collaborazione in vista di un interesse superiore: quello della Repubblica. Questi stessi valori devono essere i veri protagonisti del dibattito parlamentare. Protagonisti come dovete essere voi nella società del presente e del futuro. 

L’augurio è che possiate immaginare le aule parlamentari per quello che sono veramente: il luogo dove le libertà dei cittadini si trasformano in precisi strumenti a loro disposizione nella vita quotidiana, attraverso il lavoro esemplare di chi rappresenta la nostra comunità.