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Ogni nerd ha una necessità: non sentirsi solo. Esistono luoghi per ovviare questa mancanza. Il Torino Comics è uno di questi, poiché raduna proprio noi, i Nerd, che il dizionario di Google definisce:

Giovane di modesta prestanza fisica e dall’aspetto insignificante, che compensa la scarsa avvenenza e le frustrazioni che ne derivano con una passione ossessiva e una notevole inclinazione per le nuove tecnologie.

Mi sembra che Google, oltre ad essere inutilmente ingeneroso, si sbagli; ve lo dimostrerò.

La fiera Torino Comics ha regalato momenti esaltanti e incontri imperdibili, durante i quali noi nerd ci siamo sentiti vicini,  contati ed ammirati vicendevolmente.

I tre grigi e anonimi padiglioni del Lingotto Fiere hanno preso vita: vi sono stati allestiti tre aree ricche di eventi legati a fumetti, videogiochi e concerti. 

Numerosi gli eventi, alcuni esaltanti, altri meno. 

Eccezionale la gara di cosplay, eccentrica e bizzarra. Molti gli spettatori vestiti tanto  da fatine quanto da eroine videoludiche ipersessualizzate (vedi Lara Croft) ed in generale agghindati come diavolo pare a loro, senza lo stigma o la perenne sensazione di aver sbagliato qualcosa, nel look.

Eccezionale e (tremendamente anacronistico) il successo del concerto di Cristina D’avena, che tra i molti meriti ha anche quello di far sentire i nerd più anziani un po’ meno attempati. 

 

 

La sala rossa (letteralmente una sala rossa) ha previsto un talk to the fan riguardo al mondo del fumetto erotico, mentre la sala blu (decisamente una sala dipinta di blu) un altro talk to the fan, ma aperto a tutti.

 

Non potevano mancare gli stand di videogiochi, e difatti non sono mancati. Molti, ma mai troppi.

Insomma, bello, direi bellissimo per i fan come me. Ma soprattutto un posto rilassato, eccentrico e mai giudicante, anche se si ha trent’anni, figli e si è vestiti da fatine.

Cosa chiedere di più?

Riccardo Satta

Sono uno studente della 2 LES.  Sono un appassionato di motorsport e nel tempo libero disegno, ascolto la musica e faccio dei cosplay ispirati ai videogiochi d’azione.

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