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“Oh, ma cosa fai a Capodanno?” Notte di San Silvestro e ansia sociale: come uscirne?

 

Si avvicinano i giorni forse più attesi dell’anno: quelli delle feste natalizie, che per molti si prolungano fino all’Epifania. Al centro di questo periodo, però, c’è un evento che rischia di essere vissuto con una certa ansia. Sebbene la ricorrenza sia proprio alla fine dell’anno, infatti, quella domanda ci viene rivolta già – nei casi più fortunati – qualche mese prima: “Oh, ma quindi cheffai a Capodanno?” Ed è subito: “Oddio, perché, quanto manca?!? Telefono a qualcuno?!? Prenoto qualcosa?!?”

Nel periodo seguente magari questa piccola angoscia si stempera, però nella nostra mente il pensiero di fondo rimane. Ma siamo sicuri che ne valga davvero la pena?

Se uno richiama alla memoria gli anni precedenti, si accorge che in realtà i Capodanni non sono poi così diversi l’uno dall’altro:

  1. La compagnia è tipicamente la stessa: possono introdursi o cambiare un paio di persone.
  2. I luoghi si ripetono: la casa dell’amico, magari in montagna o al mare.
  3. L’organizzazione effettiva della nottata viene sempre fatta al massimo poche settimane prima, eppure il Capodanno riesce sempre, lasciando tutti contenti.

Ma quali sono le alternative?

Una costosa serata in un locale, sudando e sgomitando su una pista da ballo, e festeggiando l’attimo con una sottile fetta di panettone e un modesto calice di spumante.

Oppure organizzare un bel viaggio low-cost con l’incognita dei vari servizi che ti verranno offerti: il viaggio stesso, l’albergo, le visite più o meno guidate.

Dunque, se ci pensiamo bene, che cos’è che rende speciale e memorabile la notte di San Silvestro? La cosa più importante sarà ritrovarsi a proprio agio con le persone a noi care, gli amici, la famiglia, il/la fidanzato/a (ognuno scelga all’interno di queste opzioni). Quindi tutta quell’ansia alla fine non vale la pena, e se proprio dobbiamo averla, che almeno sia per motivi davvero validi.

E riteniamoci comunque fortunati di poter vivere dei momenti di felicità con chi amiamo, tenendo presente quante persone in quelle stesse ore hanno ben altri pensieri: la guerra, la fame, la malattia…

Quindi dai, viviamoci serenamente l’attesa e l’avvento del nuovo anno, sapendo che si tratta di una festa di cui avremo un ricordo speciale da portare con noi per tutta la vita!

 

Lavinia Bottero