News dal mondo SAFA

L’estate: la stagione perfetta per organizzare una bella vacanza con i propri amici, e andare chissà dove.
L’importante è essere in buona compagnia per godersi appieno il viaggio, no? Magari è anche vero, ma esistono le eccezioni, ed è proprio il mio caso.
A settembre ho avuto la possibilità di partire per il Giappone completamente da sola per due settimane. La notizia che volessi andare dall’altra parte del globo terrestre, dove si parla una lingua completamente diversa, e soprattutto da sola, ha allarmato famigliari, amici e colleghi di lavoro. “Cosa succederebbe se ti perdessi?”, oppure “E se ti rapissero?”, e anche “Davvero pensi di poterti divertire tutta da sola per due settimane?”.

Queste erano le domande più frequenti che mi sentivo fare, ma, a scapito di tutto ciò, sono comunque partita da sola e sicura che non me ne sarei pentita. Insomma, questo articolo è una sorta di FAQ per tutte quelle persone che hanno gli stessi dubbi.

La barriera linguistica

È noto che i cittadini giapponesi non sono proprio conosciuti per sapere alla perfezione l’inglese, ma questo non vuol dire che non siano disposti ad aiutarti in ogni modo possibile. Tutto quello che serve è un traduttore, anche poco affidabile, e non avrete problemi. Un metodo alternativo, e anche il mio preferito, è quello di gesticolare e dire giusto due parole in inglese.
La prima volta che entrai in una stazione ferroviaria, stordita a causa del jet lag, con due valigie da stiva alla mano e uno zaino di 10 chili sulle spalle, chiesi a uno studente le indicazioni per andare verso l’hotel che avevo prenotato. Lui, pur non sapendo come dirmi dove andare, mi indicò i treni possibili che potevo prendere per arrivare. Lo ringraziai e andammo ognuno alla propria fermata. La cosa che più mi sorprese fu che, dopo qualche minuto, si avvicinò a me e mi disse che, oltre ai treni che già mi aveva indicato, potevo anche prenderne altri.
Quindi, anche se l’inglese non è il tuo forte, le persone tendenzialmente sono disposte ad aiutarti in ogni modo possibile, e sono estremamente cordiali. Non diffidare!

Sicurezza

C’è poco da dire qua: il livello di sicurezza in Giappone è impareggiabile (almeno in confronto con l’Italia). La paura di essere derubata, assalita o molestata era inesistente. Spesso mi è capitato di vedere persone perdere soldi o addirittura il proprio telefono, e appena un passante lo notava, rincorreva subito il proprietario per poter restituire ciò che era dovuto. Io stessa ho perso e dimenticato i miei oggetti in giro, e ogni volta c’era sempre una persona pronta a farmelo notare.
Durante la notte, le strade erano relativamente tranquille e sicure (a meno che non vi trovaste nei quartieri a luci rosse o dedicati proprio al nightlife come Shibuya), tanto che mi sono ritrovata a vagare per strade deserte più volte senza alcun timore.
Ovviamente l’attenzione non è mai troppa, quindi stare un minimo attenti non fa mai male!

Meta solo-friendly

Tokyo è una città metropolitana enorme, quindi visitarla per bene richiede come minimo due settimane. Proprio per la sua vastità, è piuttosto difficile annoiarsi, visto che c’è sempre qualcosa di nuovo e interessante da vedere.
Personalmente, ho trascorso diverso tempo nei quartieri dedicati ad anime e manga, come Akihabara, Shibuya e Ikebukuro. Ovviamente non potevano mancare le sale giochi, diffusissime in Giappone, composte da diversi piani e giochi come le claw machine, Pacman, Mario Kart e Taiko no Tatsujin.
Per allontanarmi dalla vivacità della città, ho trascorso alcuni giorni a visitare i parchi naturali di Ueno e alcuni templi. Per chi vuole assaporare la cultura del Giappone, ci sono anche altre attività, come la cerimonia del tè, e la possibilità di noleggiare dei kimono!
Per quanto riguarda il cibo, oltre a essere piuttosto economico, ho sempre mangiato in ristoranti. In Giappone non è raro vedere persone mangiare da sole in tutta tranquillità, anzi spesso ci sono proprio dei posti riservati per una persona!

Dopo questo viaggio, posso nuovamente affermare con certezza che andare da soli in Giappone è stata un’ottima idea: puoi visitare quello che vuoi con le tue proprie tempistiche, non devi litigare su dove e quando mangiare, e non devi avere la paura costante che ti accada qualcosa mentre sei per strada.

Alessia Liu

Copyright © 2023 Media Service Italia SEO & Web Design by Media Service Italia. Hosted by Media Hosting Italia